martedì 9 febbraio 2016

la maturità è in via di estinzione?



Dove sono gli uomini e le donne adulte, coloro che hanno lasciato alle spalle i turbamenti, le contraddizioni, le fragilità, gli stili di vita, gli abbigliamenti, le mode, le cure del corpo, i modi di fare, perfino il linguaggio della giovinezza e, d'altra parte, non sono assillati dal pensiero di una fine che si avvicina senza che le si possa sfuggire?
Dov'è finito il tempo della maturità, il tempo in cui si affronta il presente per quello che è, guardandolo in faccia senza timore?
Ne ha preso il posto una sfacciata, fasulla, fittiziamente illimitata giovinezza, prolungata con trattamenti, sostanze, cure, diete, infiltrazioni e chirurgie; madri che vogliono essere e apparire come le figlie e come loro si atteggiano, spesso ridicolmente. Lo stesso per i padri, che rinunciano a se stessi per mimetizzarsi nella "cultura giovanile" dei figli.

Gustavo Zagrebelsky
Senza adulti, pagg. 46-47
Einaudi ed., 2016

3 commenti:

Maria D'Asaro ha detto...

Lettura interessante. Grazie per la segnalazione.

Anna ha detto...

Gli esempi che Tv e giornali fanno vedere non aiutano a maturare ma ad atteggiarsi a fare "come fan tutti". Molta solitudine, poco orgoglio e si e' sulla strada di voler crescere...
Buona giornata, Giorgio

Romina ha detto...

L'immaginario collettivo si nutre dei 'valori', delle immagini e degli stili di vita che gli vengono ossessivamente mostrati. Così si creano abitudini, opinioni, convinzioni che assurgono per tanti alla statura di dogmi.
Negli ultimi decenni, a dettare le 'regole' che devono indirizzare gusti e stili di vita delle persone sono le grandi multinazionali della moda e della cosmesi. E questo è il risultato.
In altri termini, noi siamo considerati non esseri umani ma 'consumatori'; e per farci consumare determinati prodotti è indispensabile creare certi bisogni e farli passare per necessità assolute. Ciò comprende anche far interiorizzare alla massa un determinato ideale estetico irraggiungibile semplicemente perché inesistente, cioè artificiale, creato ad hoc con photoshop e trucchi vari. Ma se vuoi vendere, devi creare il sogno e l'illusione. Quindi, con la pubblicità diretta e indiretta, continua, ripetuta a ogni ora del giorno e della notte, molti cominciano a nutrire complessi e, grazie a questi, a compraro determinati prodotti, a sottoporsi a certi riti, a ossessionarsi per stupidaggini varie, ecc. E la parola d'ordine è: non invecchiare. Ovvio che tutto ciò abbia serie ricadute anche sulla psiche delle persone, sulla loro condotta in generale. A volte ascolto certi discorsi, fatti anche da donne più grandi di me, che mi fanno venire i brividi.

Non dobbiamo mai dimenticare che, fino a pochi decenni fa, non eravamo così soggetti a questo continuo rincorrersi di immagini patinatissime, false ma ritenute vere (non importa mai ciò che è, ma soltanto ciò che 'sembra'), a questa pubblicità martellante, ecc. Poi si sa che più le persone sono 'deboli', per ragioni culturali o caratteriali, e peggio è.